Ti ritrovi spesso a pensare troppo e per troppo tempo?
Per esempio, preoccupandoti per il futuro, rivivendo il passato, pensando e ripensando a un errore o a una brutta figura?
You are overthinking, man!
In italiano, semplicemente, stai ruminando. Tecnicamente, la ruminazione in psicologia è definita come quel processo cognitivo che è caratterizzato da uno stile di pensiero disfunzionale e maladattivo che si focalizza principalmente sugli stati emotivi interni e sui loro effetti negativi. La nostra mente è meravigliosa e questo è un dato di fatto! Processa circa 35.000 decisioni consapevoli e inconsapevoli al giorno ed è capace di fare riflessioni su se stessa.
Capita però che ci si blocchi a pensare, pensare e pensare senza mai riuscire a passare all’azione. Quando ci ritroviamo a ruminare sui pensieri intrusivi, questi possono ingigantirsi sempre di più, fino ad avere effetti negativi sulla nostra vita quotidiana.
Perché lo facciamo?
Il pensiero è l’attività principale della nostra mente e la vede sempre impegnata.
Riuscite a trovare un momento in cui nella vostra testa ci sia silenzio assoluto? L’assenza di pensieri è uno stato mentale molto difficile da raggiungere, se non impossibile.
Infatti, l’attività di pensare è per noi di vitale importanza!
È proprio grazie ad esso che siamo in grado di percepire e relazionarci con noi stessi e con il mondo che ci circonda. Il pensiero infatti ci permette di prendere decisioni, di creare nuove idee, di esprimere opinioni e giudizi e tanto altro.
Il pensiero è poi anche strettamente collegato con la nostra intelligenza e con la nostra razionalità. Ancora, ci permette di fare previsioni e di crearci delle rappresentazioni mentali che ci servono per agire in modo adeguato in determinate situazioni.
Infine, è fondamentale ricordare che il pensiero influisce ed è influenzato dalle nostre emozioni. Come ben sappiamo, le emozioni sono il motore alla base di molti altri processi, come la motivazione, di cui abbiamo parlato qui.
Da una parte, quindi, il pensare è giusto, utile e funzionale. Dall’altra parte, però, quando diventa troppo potrebbe essere riconducibile ad alcuni disturbi come:
I principali effetti collaterali sulla nostra salute fisica e mentale possono quindi essere:
È quasi superfluo ammettere che questi effetti collaterali siano fastidiosi e, poiché vengono amplificati ed esagerati durante questo loop di pensieri circolari, potrebbero avere un impatto molto negativo sulla nostra vita.
Fortunatamente per noi è possibile controllare i nostri pensieri e modificare quei comportamenti e quelle abitudini che risultano dannosi per la nostra salute. Rendersi consapevoli di quanto sta succedendo dentro di noi è il primissimo passo per poter superare questa difficoltà. Esistono diverse tecniche e trucchetti che ci permettono di interrompere l’overthinking ed eccone alcune:
Imparare a mettere in pratica queste strategie potrebbe risultare più complicato del previsto. All’inizio potresti fare fatica a lasciare andare i pensieri intrusivi per dare spazio a pensieri più positivi. Oppure potresti trovare difficile staccarti da questo processo intrusivo per poterti concentrare su altre attività più gratificanti. Per questo motivo potrebbe essere utile rivolgersi ad un professionista e allenarsi insieme a lui.
Capisco che queste soluzioni sembrino più facili a dirsi che a farsi, quindi, se sei in difficoltà, sono a tua disposizione!
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