Queste le domande che si è fatta la comunità scientifica. Psicologi da tutto il mondo, infatti, hanno ipotizzato una serie di scenari che potrebbero, verosimilmente, realizzarsi al dissolversi delle restrizioni. Le prospettive sono allettanti, ma non così semplici come qualcuno di noi poteva pensare.
Il dottor Robin Dunbar, per esempio, prevede un periodo di grande fibrillazione, caratterizzato da eccessi, feste, incontri ed espansione economica. In un’intervista pubblicata sul Washington Post, il professore di psicologia evolutiva all’Università di Oxford definisce i prossimi anni i nuovi “ruggenti anni 2020”, riferendosi chiaramente al periodo che ha seguito la pandemia causata dall’influenza spagnola. Sopravvissute a un evento che ha causato milioni e milioni di morti, le persone dell’epoca sono state invase da grande euforia e voglia di riscatto, facendo del motto “carpe diem” una vera filosofia di vita.
Non tutti, però, condividono appieno gli scenari immaginati da Dunbar. Richard Slatcher, professore di psicologia e studioso degli effetti delle relazioni su salute e benessere presso l’Università della Georgia, ci ricorda infatti che “le abilità sociali sono come muscoli e, se siamo fuori allenamento, ci vorrà un po’ di tempo affinché si torni a pedalare la bici sociale”. Siamo, dopotutto, stati costretti ad abituarci ad una nuova normalità – fatta di distanze di sicurezza e limitazioni nelle interazioni umane – e potrebbe volerci un po’ per tornare a quella precedente.
C’è quindi la reale possibilità che non tutti siano pronti ad affrontare il ritorno alla normalità con facilità, ottimismo e spensieratezza. Dopo i grandi cambiamenti ai quali siamo stati costretti nell’ultimo anno e mezzo, infatti, alcuni di noi potrebbero avere timore a tornare a vivere a stretto contatto con le altre persone. Ed è anche possibile che si sviluppino alcuni disturbi psicologici come ansia sociale o addirittura ansia generalizzata. Sentirsi confusi e poco propensi ad affrontare queste situazioni nuove ma vecchie è normale. E, se dovessi trovarti in difficoltà, ecco alcuni strumenti pratici che potrebbero tornare utili in caso di necessità:
Diventa consapevole delle tue preoccupazioni: è molto importante imparare a conoscere quali sono le situazioni e le motivazioni che ci spingono ad avere paura di tornare in contatto diretto con gli altri e di tornare a socializzare come facevamo prima. L’essere consapevoli che qualcosa ci spaventa o ci crea disagio ci permette infatti di poter controllare quella determinata situazione e ci permette di valutare se siamo in grado di affrontarla o no.
Prenditi il tuo tempo: non forzarti a fare ciò che non ti senti di fare. Dopo aver capito quali sono gli eventi, gli incontri e le situazioni che sei disposto ad affrontare, stabilisci dei limiti: se ti vengono proposte più occasioni di socializzazione in un breve periodo di tempo e ti sembra eccessivo, per esempio, puoi sempre dire di no.
Un passo alla volta: ricomincia ad organizzare la tua vita sociale a piccole dosi: non aver paura di informarti, per esempio, su quante persone sono state invitate ad una cena, o se la serata prevede luoghi chiusi o troppo affollati. Se preferisci, inizia uscendo con poche persone, con cui magari sei rimasto in contatto durante questo periodo difficile, di cui ti fidi e con cui non hai difficoltà a declinare gli inviti. Con il tempo, sarà tutto più semplice!
Condividi con gli altri come ti senti: descrivi alle persone a te care le tue preoccupazioni e paure, spiega loro le tue emozioni e i motivi che stanno dietro alle tue scelte. Raccontare come ti senti potrebbe aiutarti a comprendere come mai ti sta succedendo questo e, soprattutto, potresti notare che anche gli altri sono nella tua stessa situazione.
Non esitare a chiedere aiuto: qualora ti rendessi conto di essere sopraffatto da questa situazione e pensassi di non riuscire ad affrontarla da solo,rivolgiti ad un professionista. Ricorda, non ci sono controindicazioni!
A quanto dicono gli esperti, quindi, finalmente ci aspettano mesi di ripresa e rinascita. Per alcuni di noi sarà molto bello poter tornare alla vita sociale di prima e, perché no, a una vita migliore. Per qualcun altro invece, ritrovarsi in questa nuova accezione di normalità potrebbe richiedere un po’ di tempo in più.
Mentre ti appresti ad uscire e incontrare vecchi e nuovi amici, ricorda che è normale sentirsi un po’ spaesati.
E se dovessero esserci delle difficoltà che credi di non poter superare, non esitare a contattarmi!
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